Nasce Figli della Miniera
Nei giorni scorsi si è riunito a Domodossola un gruppo di persone legate a Pestarena, alle sue miniere d’oro e alle loro vicende.
Come si ricorderà, nel piccolo paese anzaschino, erano attive le più importanti miniere aurifere italiane. Là lavoravano centinaia di persone provenienti da tutta Italia, grande esempio di migrazione professionale e convivenza multiregionale. Veneti, bergamaschi, bresciani, canavesani, toscani, sardi, calabresi, abruzzesi, tirolesi, emiliani, marchigiani, walser, tutti uniti dalla necessità di lavorare e dall’opportunità rappresentata, in ultima analisi, dalla società AMMI (Azienda Minerali Metallici Italiani).
Oggigiorno è difficile trovare ex-minatori viventi ma certamente possibile trovare i loro figli e nipoti. Lo scopo finale è proprio quello di far rivivere Pestarena e il suo mito ricordando non solo la miniera e il fascino dell’oro; la miniera e la sua scia di morte, ma soprattutto ricordare quello che fu l’intero paese con l’indotto. Pestarena era centro vitale per l’intera valle.
Altro obiettivo sarà quello di programmare una manifestazione atta a ricordare il cinquantesimo di chiusura della miniera aurifera. Inoltre Pestarena è sbarcata in Internet proprio grazie a questo sito da dove state leggendo (www.figlidellaminiera.com).
Intanto, nei giorni scorsi, i fratelli Guglielmo e Vincenzo Nanni, hanno portato alla luce due vecchie gallerie minerarie, sull’ingresso è scolpito l’anno d’inizio sfruttamento:1637. Un altro pezzo di storia aurifera, storia di uomini, storia di miseria ma con grandi sogni da realizzare.
Per informazioni: info@figlidellaminiera.com